Sabato 12 aprile 2025 ore 21,15
di Paola Ponti
atto unico tratto dal libro “Azzurro, stralci di vita” di Curzio Maltese
con Antonio Catania
al pianoforte Sergio Colicchio
musiche Nicola Piovani
regia di Carmen Giardina
produzione Viola Produzioni – Centro di produzione teatrale
Un grande giornalista, travolto da una malattia importante, guarda indietro alla sua vita e ne ripercorre le tappe insieme all’amico musicista. Nel suo ultimo libro, la penna sublime e ironica di Curzio Maltese ci conduce in una cavalcata attraverso gli ultimi sessant’anni del nostro Paese, con lo stile unico che moltissimi lettori hanno imparato a conoscere e amare, cercando i suoi editoriali come una bussola preziosa per orientarsi nella magmatica vita politica italiana e non solo.
E così scorrono i ricordi di decenni di una vita incredibile, travagliata e spassosa, di cui è stato illuminato testimone grazie al suo mestiere di giornalista. A partire dalla Roma allo stadio con un padre mancato troppo presto e convinto socialista, un viaggio in Calabria con la 500, il macinino che era “la Nina, la Pinta e la Santa Maria” di un’intera generazione; e poi la fine dell’innocenza, il 12 dicembre 1969, con la bomba che scoppia a piazza Fontana. Come è stato essere bambino nell’Italia del boom, un Paese ancora ingenuo, rivolto al futuro, dove “persino i poveri potevano essere felici”. Il sabato alla Rinascente, con la mamma commessa, nel profumo di Mariangela Melato, i foulard di Carla Fracci, le vetrine di Giorgio Armani. La lotta di classe al parco Lambro, il liceo negli anni di piombo. E le fragorose risate degli anni ’70, con Beppe Viola, Dario Fo, i comici del Derby: “ridevamo come pazzi e poi con un pensoso e penoso senso di colpa passavamo alle cose serie, la politica, il giornalismo, le culture ufficiali. Pensa che scemi.”
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