LE DONNE E IL POTERE
Sabato 30 Aprile Ore 21,15
di David Norisco
con Maddalena Rizzi
regia Filippo d’Alessio
musiche di Eugenio Tassitano
scene Tiziano Fario
costumi Silvia Gambardella
Il tema del potere da sempre vive di un immaginario al maschile, anche quando è una donna al posto di comando. Lo sguardo che osserva i comportamenti e le dinamiche che identificano il potere è spesso distorto dall’antico retaggio che gli uomini hanno imposto. Come le donne si sono orientate in rapporto al potere, dentro questi stretti confini, è ciò che con attenzione proviamo ad indagare ed Elisabetta I ne è la figura emblematica. I confini del potere si disegnano in strategie, tattiche, linee orizzontali e verticali: una partita a scacchi immaginata dagli uomini giocata da una donna. Cosi tutto cambia, i contorni assumono colori imprevisti, il rapporto con il potere vive di continui conflitti, le tensioni sono stridenti, le soluzioni impreviste. Il potere è come una macchina infernale pronta sempre a prendere il sopravvento…
dal Processo di Franz Kafka
Venerdì 6 Maggio ore 21,15
con Roberto Abbiati
e la partecipazione di Johannes Schlosser
regia di Claudio Morganti
Nella camera di K a un certo punto irrompono dei poliziotti vestiti di tutto punto, così senza avviso e senza motivo.
Alle persone che ogni giorno si alzano per andare a lavorare, cose del genere possono anche succedere e possono succedere anche ai ladri di polli ma ai delinquenti blasonati no, lì è più difficile perché loro comandano.
Dunque, una mattina K si sveglia e trova due poliziotti vicino al suo letto.
“Beh spiegatemi il motivo della vostra invasione in camera mia!”.
“Niente. Proprio niente, non possiamo dirle niente”.
Circo Kafka è un piccolo spettacolo che ambienta, in un surrogato di circo abitato da marionette, musicisti e ciarlatani, Il processo di Franz Kafka.
In scena Roberto Abbiati innesca le magiche macchinerie costruite insieme a Claudio Morganti; una coppia insolita e inedita che sicuramente farà divertire e riflettere.
Compagnia Teatrale KultRoses 659
Rassegna di Teatro indipendente “TEATRO DI ZONA”
di Alessandro Bindi e Andrea Bruni
regia di Veronica Natali
musiche originali di Alessandro Luchi
con Alessandro Bindi, Greta Fanoi, Veronica Natali, Francesco Renzoni
e le voci di Alfredo Cavazzoni, Martina Saetta, Edoardo Novelli
Un uomo, uno come tanti. Una persona con le sue indecisioni, le sue piccole e grandi paure, con la
sua involontaria poesia. Il suo sogno è a tratti un incubo, e porta ad una consapevolezza e ad una
realtà quasi impossibile da descrivere se non abbandonandosi ad essa. E solo con il sogno la si può
accogliere ed accettare.
Ma questa deriva non è il sogno di un uomo solo; è l’incubo di questi tempi, una delle fonti di
angoscia e di dibattito più presenti nella vita di un essere umano del ventunesimo secolo. Tutti noi,
in modi e forme diverse, vi siamo coinvolti e ci viene imposta una scelta, un’opinione, lo schierarsi
da una parte o dall’altra.
Dimenticando magari che c’è chi quest’incubo lo vive davvero. E, troppe volte, ci muore dentro.
“Deriva” non chiede a nessuno di prendere le parti di nessuno, e non fa proclami di pensiero
politico o sociologico. Invita soltanto ad usare la sensibilità invece della razionalità, a ricevere
prima di giudicare (e condannare). E invita a lasciare fuori dalle tende della platea preconcetti,
slogan e dibattiti costruiti in vitro, e ad immergersi in una vicenda sfibrante ma a suo modo
purificatrice, la vicenda di una persona come potrebbe essere qualunque spettatore.
Uscire da quel sogno è angosciante, ma solo da svegli ci si può fare qualcosa.
Anche solo capirlo.
“Deriva” è stato scritto da Alessandro Bindi e Andrea Bruni, ed è il secondo spettacolo della
“Quadrilogia degli Elementi” di KultRoses 659, insieme al già rappresentato “Anime” e a
“Clorofilla” e “Fuoco”, di prossimo allestimento.
2 Marzo 2022, Ore 21.00
CANZONI SEGRETE TOUR
Pippo Pollina torna in tour in Italia per presentare il suo nuovo album Canzoni segrete (in uscita nel gennaio del 2022 per Jazzhaus records e Storie di Note), il 24° dell’intensa carriera del cantautore palermitano, residente da oltre 30 anni a Zurigo.Canzoni segrete, è un album che, attraverso i suoi brani, racconta le riflessioni di un poeta, stati d’animo – a volte anche molto intimi – messi in versi e melodie. Il cantautore continua a narrare in musica sogni, speranze, delusioni, attraverso 14 brani che mostrano un artista maturo, nel bel mezzo di una ricerca personale e che continua ad affrontare nuove sfide. Senza dimenticare l’impegno civile che da sempre costituisce un tratto distintivo del suo progetto artisticomusicale.
Un progetto musicale ambizioso, un album maturo e coerente, che Pippo Pollina porterà in scena dall’inizio del 2022, per oltre un anno e con più di 100 concerti in tutta Europa.
Ad accompagnare Pollina in questo nuovo tour ci sarà un eccellente ensemble di musicisti interamente italiano, il Palermo Acoustic Quintet.
Pippo Pollina, voce piano e chitarra
Fabrizio Giambanco, batteria
Mario Rivera, basso
Gianvito Di Maio, tastiere
Roberto Petroli, sax e clarinetto
Edoardo Musumeci, chitarre
Sabato 19 Marzo ore 21,15
Domenica 20 Marzo ore 16,30
testo, regia e idea scenica di Alessandro Benvenuti
con Maddalena Rizzi, Maria Cristina Fioretti, Marco Prosperini, Andrea Murchio, Bruno Governale, Livia Caputo
Produzione Seven Cults Teatro / TBM Teatro
La storia di cinque attori vissuti da sempre all’ombra di un autore-padre-padrone che ha dato loro la linfa affinché i destini nati sotto cattive stelle di ognuno di loro, si ammantassero delle vesti dorate del successo.
Imprevedibilmente tutto questo sembra ad un tratto non avere più senso.
Trent’anni insieme per ritrovarsi tra le mani, dono dell’autore, un testo insulso, farraginoso, brutto in maniera inspiegabile, un boccone più che amaro intriso di puro veleno.
Un elemento imprevisto e indecifrabile che farà saltare tutti gli schemi e getterà le loro menti, senza nessun preavviso, in un improvviso e impenetrabile nulla, li costringerà a pensare e rivedere ad uno ad uno i loro giorni passati per capire dove e quando, senza che nessuno se ne fosse reso conto, si è persa la strada
La figura di Ulisse nella letteratura del 900
Sabato 19 Febbraio 2022
di e con Gianluigi Tosto
Lettura scenica su testi di D’Annunzio, Borges, Pascoli, Giono, Tabucchi, Kavafis e musiche di Respighi, Casella, Vangelis, Tsupa, Anakrousis.
La figura di Ulisse ha attraversato le epoche, i secoli, i millenni per giungere fino a noi.
Il suo viaggio è durato ben oltre i confini delle Colonne d’Ercole e ancora continua e continuerà, molto al di là delle nostre vite e dei nostri orizzonti.
Ma questa figura in virtù della sua fortissima carica simbolica, si è arricchita, durante il viaggio, di molti aspetti, molte sfaccettature e interpretazioni che gli uomini vi hanno ravvisato nelle varie epoche.
Già nell’antichità il personaggio di Ulisse, con la sua proverbiale astuzia, era stato visto, di volta in volta, con accezioni più positive o più negative, a seconda degli autori che ce lo avevano raccontato.
dall’opera di Pier Paolo Pasolini
Sabato 5 Marzo ore 21.15
Domenica 6 Marzo ore 16.30
di Lorenzo Degl’Innocenti
con Lorenzo Degl’Innocenti e Ilaria Innocenti
Produzione La Macchina del Suono
Pier Paolo Pasolini parlò della “scomparsa delle lucciole” per indicare la “violenta omologazione dell’industrializzazione” negli anni Settanta, quando il consumismo unificava l’Italia e le masse divenivano estranee ai valori e alle culture d’appartenenza.
Attraverso letture, video, i brani del suo teatro e le canzoni da lui scritte, lo spettacolo ripercorre la vita di uno straordinario poeta che ha raccontato, ieri, l’Italia di oggi.
Memorie di un guitto
Sabato 26 Marzo ore 21,15
scritto, diretto e interpretato da Stefano de Luca
Produzione ATIR Teatro Ringhiera in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano
La storia di un giovane attore e del suo indimenticabile incontro con Giorgio Strehler.
In un racconto sfacciatamente autobiografico che passa dall’aneddoto alla citazione, dal ricordo alla riflessione, il regista Stefano de Luca ci trasporta nel cuore di un’esperienza irripetibile: l’incontro con uno dei più grandi maestri del teatro.
“Da anni ormai sento la necessità, quasi l’urgenza, di raccontare qualche frammento dell’esperienza vissuta nell’arco di dieci anni accanto a Strehler – racconta – E ho deciso di dare forma teatrale a questi ricordi e a queste riflessioni e di presentarle al pubblico in forma di monologo”
Lo spettacolo si snoda tra coincidenze, innamoramenti e segni premonitori.
E’ la storia di un giovane attore giunto a Milano sul finire degli anni ’80, alla scuola del più famoso regista europeo, e di alcune grandi lezioni di teatro e di vita apprese nei modi più curiosi e imprevedibili.
Domenica 9 Gennaio 2022
di Harold Pinter
con Claudio “Greg” Gregori e Simone Colombari
Simone Colombari e Claudio Gregori si conoscono nel 1995, recitando nella commedia “5740170” in scena al Teatro Vittoria di Roma.
Da allora hanno collaborato molte volte in teatro, alla radio in televisione e al cinema.
“Il Calapranzi” di Pinter era un loro pallino personale, seppur tacito, da anni; ora è diventato un obiettivo comune e galvanizzante.
Entrambi dotati di peculiarità surreali, in perenne bilico tra cinismo e autoironia, Simone e Claudio si calano perfettamente nei registri surreali e metafisici dello scabro racconto di Pinter e restituiscono così la giusta crudezza d’una trama spietata, dolorosa e, a volte, involontariamente comica.
1-2 Aprile 2022 Ore 21,15
3 Aprile ore 16,30
Con Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti
Regia di Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti
“The Complete Works of William Shakespeare (Abridged)” , noto anche come: “The Compleat Wrks of Wllm Shkspr (Abridged)”, tradotto in italiano come: “Le opere complete di William Shakespeare in 90 minuti (in versione abbreviata)”, è una commedia scritta da Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield.
Dopo aver debuttato all’Edinburgh Festival Fringe nel 1987 è stata replicata al Criterion Theatre di Londra per nove anni, diventando uno degli spettacoli più conosciuti al mondo. Una parodia di tutte le opere di William Shakespeare eseguita in forma comicamente abbreviata da tre attori, usando le più svariate tecniche interpretative. Veloce, spiritoso e fisico, è pieno di risate per gli amanti e soprattutto per gli odiatori di Shakespeare.
Una sfida teatrale ai limiti dell’incredibile: come condensare l’opera omnia del Bardo, 37 opere, in 90 minuti? O raccontare l’‘Amleto’ in 43’’?
La ‘Bignami Shakespeare Company’ è composta da Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo Degl’Innocenti (In ordine rigorosamente di età), che dopo tanti anni di amicizia si sono ritrovati ed hanno deciso di unire le loro esperienze nel campo della prosa, musica e commedia dell’arte, e darsi al Bardo!
Già portato in scena da Zuzzurro e Gaspare con la regia di Alessandro Benvenuti dal 2013 al 2015 col titolo “Tutto Shakespeare in 90 minuti”, la versione de La Macchina del Suono con la regia dei tre attori in scena, si rifà maggiormente alla versione originale spingendo al massimo sulla comicità fisica irriverente e travolgente del testo inglese, derivante da un approccio scenico che deve molto alla commedia dell’arte.
Si, perché portare in scena le opere complete di Shakespeare in 90 minuti è una sfida teatrale, un’immersione leggera e stravagante nel mondo shakespeariano, un omaggio divertito e divertente al grande drammaturgo. La potenza e la poesia dei suoi versi vengono prevedibilmente meno ma lo scopo, in fondo, non è altro che divertire il pubblico, incuriosirlo e svelare il lato comico che si cela anche nelle tragedie più cupe.